Hand over hand over hand
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| eccomi qui. parto col dire che ho letto in giro molta delusione circa la durata non esagerata rispetto agli ultimi tour, dei due concerti londinesi. Fa nulla: la buonissima acustica della Roundhouse (anche se i volumi erano un pò alti) e due show magnifici hanno fatto apparire ai miei occhi quella che per alcuni è stata una mancanza come un miserevole dettaglio. Cose pazzesche: gli inizi. La jam del primo giorno è stato l'attacco più poderoso che io ricordi. No, neanche la Roulette Dares all'ATP era stata un messaggio così di guerra. Una jam deflagrante, potentissima, ci sarebbe voluto il contatore per contare le battute di Thomas. Mai sentito un inizio così. La tripletta da Bedlam poi, è stata fantastica. Per loro Goliath credo sia qualcosa come la nuova Drunkship. E anche l'attacco del secondo concerto con quella, protratta per tre quarti d'ora, è stato immenso, ci ho sentito ho sentito il miglior assolo di Ikey di sempre, probabilmente! E quanto mi fomenta Wax Simulacra?! Di Ouroboros ho preferito la versione del secondo giorno: vuoi per i volumi, vuoi per non so cosa, Cedric sembrava più "padrone" della sua voce nella seconda serata. Le jam pre Aberinkula e pre Agadez, affinate da mesi e mesi, ormai risplendono di luce propria e son proprio a scommettere che diventaranno parte di futuri brani di album studio. Grandioso aver sentito, la seconda serata, di nuovo Ilyena e, per la prima volta, Meccamputechture: un'ottima resa dal vivo, spero di riascoltarla. E poi due Drunkship che chiudono come si conviene entrambe le serata, un ponte ideale tra i primi TMV e quelli di oggi, l'ennesima jam in mezzo. Ma, chevvelodicoaffà? il momento topico è sempre quando la jam si esaurisce piano piano e la batteria riesplode spianando la strada al Carpel jeeeeeeeeeeets hit the grouuuuuuuuuuuuund! di Cedric. Parere personale, infine: vedere Omàr dirigere ormai proprio con il piglio del maestro la piccola orchestra The Mars Volta è qualcosa che fa davvero sorridere, fa bene al cuore. Come detti i tempi a tutti anche solo con lo sguardo. Dai che fra poco più di una settimana si fa un'altra doppietta. curiosità sparse: a parte gli inconvenienti per ritirare gli accrediti (grazie a ordini "dall'alto" ce l'ho fatta entrambe le volte), mi son visto il primo concerto dalla balconata e il secondo in piedi dal lato palco: era, quindi, possibile, sbirciare un pezzo di retropalco. La prima sera, prima di iniziare, Cedric saltellava come un pazzo, per caricarsi. La seconda...scopava. Si, non so per quale motivo (qualche scherzo/scommessa coi roadie?) stava ramazzando tutto il backstage. Tra l'altro, credo anche, a parte fare gli auguri a Pablo Hinojos che il 17 compiva 33 anni, abbia detto qualcosa sulla "corta" durata degli show. mah. Dopo il concerto (e dopo qualche problema sempre logistico come per esempio il fatto che avessi la wristband "for girls only", poi sostituita con un pass), siamo entrati nell'aftershow. Ci dicono che, fino a poco prima, c'era Jimmy Page. Omàr non si vede e Juan neanche (sembra abbia avuto problemi con il cibo indiano), Marcel e Pablo son taciturni come sempre e bevono o fumano, Thomas gira con un boccione enorme di tequila di cui ne beneficeranno anche le nostre Sandoz e sbuccia (quest'ultima per una birra con tequila preparatale da Adriàn che beve con noi); Cedric lo vedo parlare con la nostra amica polacca Patrissia (che ci ha ospitato a Londra) ma non ho neanche il coraggio di dirgli "ciao!", Ikey mi riconosce, saluta, parliamo dei suoi progetti, vuole il mio indirizzo così mi spedirà il vinile dei Look Daggers (yeah!), ce ne andiamo dopo un pò per prendere l'ultimo treno. La sera dopo, l'attesa per l'aftershow è più lunga, ci sono anche tre ragazze italiane di Pisa che hanno avuto il pass da qualche roadie e una ragazza italiana che vive in UK da anni e che ci dice di conoscerli sin dai tempi degli ATD-I. Dopo un pò il buon Lars Stalfors ci fa entrare e siamo di nuovo vicino a un piccolo ingresso laterale della Roundhouse a bere mentre da uno dei camerini arriva musica latina e odor di "origano abbrustolito" (ammicco-ammicco): pensiamo ci sia festa, magari per il compleanno di Pablo, dopo un pò Omàr passa velocemente blaterando qualche "Hi!" e visibilmente contrariato, dopodiché irrompe la security che manda via tutti. Noi siamo i più vicini all'ingresso sicché veniamo "sgombrati" subito. Veniamo poi raggiunti dalla nostra amica Patrissia che, nel frattempo, dopo aver parlato ancora con Cedric, ci dice che non si trovava la chitarra di Omàr e che avrebbero controllato tutto. Mah. Io di certo non son riuscito a dar Omàr un paio di vinili che avevo per lui, spero mi vada meglio a Roma. Edited by Kitt - 21/7/2008, 17:21
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