THE MARS VOLTA ITALIA forum: "In Thirteen Seconds"

Prime impressioni, part 2

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CAT_IMG Posted on 15/11/2007, 15:30

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MI SCUSO PER LA MIA SBADATAGGINE PER L'AVER CANCELLATO SBADATAMENTE LA DISCUSSIONE. MA QUESTO E' PERCHE' STAVO CERCANDO DI CANCELLARE I MESSAGGI SPAMMOSI CHE L'AVEVANO "INQUINATA". RAGION PER CUI BANNO PER TRE GIORNI CHIUNQUE LASCI UN SOLO MESSAGGIO DI SPAM QUI!

per fortuna ho salvato più di metà discussione, ne approfitto per riportare le solo le cose più interessanti:

CITAZIONE (Kitt @ 8/11/2007, 16:51)
la secona parte del disco direi che ha un bel pò di sorprendente, soprattutto per i "toni"...molto più...introspettivi...quasi niente ritmiche tribali, cadenze più rilassate...in Soothsayer (ora all'ascolto) fan capo anche degli archi e movenze vagamente "tanguere"...ma è ovviamente solo il primo ascolto per capire se mi piacciano o...

finito primo ascolto.

impressioni positive, di sicuro ma devo per forza riascoltare perché, ripeto, quella seconda parte lascia davvero interdetti...

CITAZIONE (Kitt @ 8/11/2007, 20:20)
dunque, ho ultimato il secondo ascolto e inframezzo, tanto per rilassare con l'ep dei Zechs Marquise. Terzo ascolto dopo cena.

rettifico quanto detto dopo il primo ascolto: vuoi la stanchezza (tre ore di sonno all'attivo + stress d'esame stamattina) vuoi nonsoché, chissà che m'era parso di sentire. Snocciolo qualcosa:

Aberinkula: l'avete già sentita ma non potete godere dell'immane lavoro di basso nella versione mp3.

Metatron: la clip audio di 30 secondi apre questa track, ne è una sorta di ritornello. Cambi di tempo imprevidibili e poi si torna là, un'apocalisse.

Wax Simulacra/Goliath/Torniquet Man: pogo contro i muri, impossibile star fermi quantomeno

Cavalettas: ottima sorpresa, più di 9 minuti con deciso cambio di atmosfera dopo 6 circa

Soothsayer: sarà la verissima sorpresa, al primo ascolto mi aveva molto colpito, da subito. non riesco a descriverla, davvero: il ritmo sembra davvero quello di un tango ma, ovviamente, è OLTRE


non ho la cognizione (dopo due ascolti) per fare pipponi infiniti sui brani però dopo ogni ascolto aggiungerò qualcosina. Al solito, le vere perle nascoste vengono fuori alzando il volume. E, non mi sarei aspettato di dirlo, io abiuro la mia fede Theodoriana.



e comunque sto disco non ha quasi praticamente nulla (IMHO) di Amputechture. è deppiù!

CITAZIONE (eyesbomb @ 8/11/2007, 20:24)
è un'opera

E' il disco più denso, sincopato e intenso che abbiano mai fatto.
intensità non lirica, la livida.. cattiva, fuligginosa

si sente il voodoo, ma quello nero non negro.
infausto e magnifico


Musicalmente è molto più serrato che mai, non c'è respiro, e l'odore è di morte, forte

la batteria è talmente veloce (semplicemente e nattamente: veloce) che te la perdi, la perdi proprio.
Cedric canta secondo mood generale, e sommerso d'effetti, effettistica davvero grondante

fiati e soprattutto tastiere prodotte magnificamente, in un pezzo un'orchestra d'archi sembra suonare nella stanza accanto a quella dove il resto della band incide, il resto

Non c'è davvero, come detto, respiro. è un disco che ti sta addosso, pesante, non ti lascia stare.
ti fa anche male.


l'impressione è come al solito di un album ben più avanzato, dei precedenti.
un altro passo
un miglior capolavoro

m'ha dato adito a idea che a differenza dei primi due 'concept' e del secondo 'non concept' sia più prossima a una '''rock opera''', ne ha sapori e stilemi

il sangue è tanto ma è nero, tra la crosta e il buio, non si vede bene.. la produzione ha talmente tante tracce che le orecchie si fan strada a fatica, i suoni fitti e nel buio non si fan vedere tutti e alcuno chiaramente.

alcuni (molti) pezzi hanno una struttura di tali e tante strutture da contenere un disco intero ciascuna, di musica, di idee, di tutto, e quel disco ancora neanche conterrebbe tutta la canzone

bravi cattivi mars volta.

CITAZIONE (eyesbomb @ 9/11/2007, 02:01)
CITAZIONE (Inked @ 8/11/2007, 23:26)
occhiabomba ma che ti sei fumato mentre ascoltavi il disco ? :lol:

non fumo,è che quel che m'ispira inspiro ed espiro forte.

CITAZIONE (Inked @ 8/11/2007, 23:26)
-non c'è respiro, e l'odore è di morte, forte

cosa intendi dire ?

che più che mai un tema (non necessariamente narrativo, anche solo sentore, senso) è la morte.

è un disco funereo, fosse un uccello un corvo nero, è un disco duro come granito nero, carbon fossile, ecc.

CITAZIONE (Inked @ 8/11/2007, 23:26)
-si sente il voodoo,ma quello nero non negro.

qual'è la differenza,semmai ci fosse?

stregomni cattini, non buoni.
magia nera, non bianca
:)

CITAZIONE (Inked @ 8/11/2007, 23:26)
-è un disco che ti sta addosso, pesante, non ti lascia stare.
ti fa anche male.


in che senso ti ha fatto male ?

nel senso che un quacosa di troppo duro, di troppo pesante, di troppo livido..

..ti lascia i lividi.

CITAZIONE (Inked @ 8/11/2007, 23:26)
il sangue è tanto ma è nero,tra la crosta e il buio, non si vede bene..

questa me la devi spiegare

c'è sangue, che è il fondamentale, assieme e più del vero, in arte.

c'è il sangue, di Omar & Cedric, non è un qualcosa per cui non han sudato sangue.

ma è sangue marcio, o marcito

amaro

è questione di morte, come prima, si sente puzza (profumo) di morte in tutto il disco.
è cattivo, sputa sangue dalla bocca.

è sentitissimo ma cattivissimo (sentimento negativo?), in sintesi.

CITAZIONE (eyesbomb @ 9/11/2007, 02:20)
CITAZIONE (Kitt @ 9/11/2007, 02:07)
direi che è un pensiero allineato alla (presunta) aura negativa del disco?

certamente si sente, la cosa, e si sente che è influente .

tra l'altro è impressionante la facilità ed apertura loro del parlarne
quasi quanto l'evidenza della cappa, della coltre della cosa

dopo aver sentito il disco, anche se non avevo dubbi neanche prima, toglierei il 'presunta'

ad ogni modo aggiungo che è certamente un modo per esorcizzare, il tutto, The Bedlam In Goliath.
è un po' un vaso di pandora dove è sigillato il tutto, che esplode ma è un implodere su se stesso, e non può più nuocere allora

un'espiazione

ad ogni modo, per il primo ascolto ma temo proprio anche per poi: miglior disco the mars volta

CITAZIONE (eyesbomb @ 9/11/2007, 11:55)
CITAZIONE (Inked @ 9/11/2007, 07:42)
ad un primo ascolto cosa puoi dirci delle parti di batteria ?
allora sto pridgen è un fulmine ?

di più.
davvero, è più veloce persino di sé stesso, mi sa :D

certe parti sono le più veloce linee percussive ch'io abbia mai sentito

Ikey si sente se non di più certamente meglio, gran produzione


parlando con un'amica:

CITAZIONE
David scrive:
I don't know, it's just real fucking bad (in a fantastic way) evil, heavy

David scrive:
better than anything they've done

David scrive:
but different

David scrive:
De-loused in the Comatorium, but better and darker

David scrive:
and faster

CITAZIONE (sbuccia @ 9/11/2007, 12:21)
concordo con quanto detto da piersandei e dèvid,
per me è assolutamente un gran disco, all'inizio ero seriamente preoccupata perché i pezzetti di brani che avevo ascoltato in internet erano eccessivamente "casinari" per i miei gusti ma il disco nel suo insieme risulta invece perfetto all'ascolto. La cosa che ho notato subito è che Cedric mi sembra tenuto molto più a bada che in qualsiasi altro disco dei tmv, anzi che lanciarsi in 'virtuosismi' sembra molto più omogeneo ed in linea con la musica, come ha detto giustamente piero, più "funzionale" al tutto.



CITAZIONE (Kitt @ 9/11/2007, 20:06)
Metatron:

per chi pensava che quella clip di 30 secondi appartenesse a qualcosa di grandioso. beh, è così. quel refrain apre il pezzo, dopo si alza il tempo e ci si scatena, prima di ritornare a terra. e così per un altro giro (grande, grandissimo lavoro di Thomas). poi, poco dopo il terzo minuto, l'atmosfera si rilassa, a partire da un arpeggio di Omar. E anche la voce di Omar diventa più...sentita, intensa, introspettiva..., gran lavoro corale dove svetta Thomas. Ancora cambio, martellata urticante di batteria di pochi secondi, poi entra in evidenza il basso e la chitarra, una base che continua per un minutino con voce di Cedric quasi "colloquiale", un pò effettata. Si riprende al quinto con la batteria martellante e un ottimo lavoro di tastiera, a 5.30 irrompe mr. Alderete + assolo di Omar + altra chitarra a tenere la trama (Thomas, poi,...chevvelodicoaffà). Si continua con un refrain diverso, si sfocia di nuovo nel tempo che seguiva i primi 30 secondi e si chiude di nuovo con "Maybe I'll break down..." allungata nel finale da ulteriore sfuriata e chiusa da qualche secondo di elettronica? viaggio al centro della Terra e ritorno ancor più su.



CITAZIONE (Kitt @ 9/11/2007, 20:39)
Sta crescendo da matti Cavalettas...: intro batteriosissimo (nel senso di batteria, non di batteri) e poi via con un basso più che pulsante, andamento con cui non si può proprio stare fermi, vorrei riuscire a contare i battiti della batteria. E dirò che il cantato di Cedric resta subito nelle orecchie dopo un paio di ascolti ("Break me a mirror" o qualcosa del genere). Il tempo si abbassa un pò e fondamentalmente, è lui a "tenere" le danze, intorno ai 3 minuti implode il sax e poi si riparte con il ritmo da "cavalcata" del primo minuto. La chitarra qui è essenziale, dipinge lo stesso riff perfettamente funzionale all'andamento della batteria. Poi assolo, sorretto perlopiù da elettronica. E si riparte con Cedric a dirigere finché la sua voce lascia spazio all'intreccio di chitarre finché si innesta un flauto. E si riparte a correre. Intorno ai 6'30" è Adrian a prendersi la scena, poi ritorna imperioso Cedric, Thomas continua a pestare a più non posso e il brano sembra chiudersi. Ma poi si continua con una trama delicata, senza batteria, sorretta dal pieno, dal flauto, da pochissima elettronica. e il tutto viene distrutto da quelle che sembrano urla di persone in fuga...



CITAZIONE (Kitt @ 11/11/2007, 02:53)
ok. è tempo di cominciare a dire la mia. magari non riuscirò ora a scrivere un parere brano per brano ma almeno qualche commento sul disco lo dò.

Pridgen: non rimpiangerete John Theodore. Da subito ho pensato (e lo penso ancora) che questo ragazzo non avesse avere l'"animalità", il voodoo di Theodore. Ma, forse, non ne ha bisogno. Sa il fatto suo, pesta come un dannato e si ritaglia la sua gran bella scena come. Per capirlo, va detto che TBIG è un album che, a livello di tempi, non lascia respiro. In Metatron, per esempio, credo che ci siano una dozzina di cambi di tempo in 6 minuti (saranno 4-5 che si intercambiano): ok, forse non sarà una novità per i TMV. Ma, visto il numero dei brani, la durata comparato davvero al numero impressionante di cambi di tempo e di atmosfera...

A questo proposito, sperando di non esser frainteso, potrei anche dire che, probabilmente, c'è almeno una parte per ogni brano che si fa ricordare facilmente, dopo due-tre ascolti, quasi come uncino per ascoltare il resto, quello si da "entrarci" dopo un bel pò di ascolti. Avete presente la clip di Metatron, quei trenta secondi? Bene, credo si potrebbe ricavare uno snippet di 20-30 secondi da ogni brano e ti entrerebbe in testa subito. Un pò come, ascoltando De-Loused, era impossibile che il "Now I'm Lost" in Inertiatic o l"I've defected" in Cicatriz non ti entrassero subito in testa.

Torniamo a Pridgen:avete sentito il drumming in Goliath, Wax Simulacra, Aberinukula. Potete farvene un'idea. Probabilmente questo disco credo farà la gioia di ogni batterista. Non sono un esperto ma credo ci vogliano un bel paio di "chops" per passare con nonchalance da un tempo "locustiano" in Wax Simulacra o l'assalto di Cavallettas al più delicato drumming di Soothsayer. Lui lo fa e con nonchalance anche se preferisce di gran lunga le rullate che possano lasciarti a bocca aperta ma senza dare l'impressione di sboronaggine. E per capire questo va detto che questo disco sa di anni luce dal "mood" di Amputechture. Volete sbrodolomenti di jam lunghe? non ne avrete. Forse, un paio di minuti in coda. Qui si torna a una simil forma canzone dove non è raro ascoltare un o o due refrain per tre-quattro volte nel brano, magari poi anche ripresi e trasfigurati, accelerati o rallentati, privati di batteria o mutati con l'elettronica.

C'è un tappeto sonoro che quasi non lascia scampo, concede solo pochi, veri respiri. Magari per permetterti di "sintonizzarti" su cosa ti aspetterà dopo. Le fughe strumentali sono poche, ci sono assoli in cui Omar la fa da padrone ma forse il più lungo non arriva ai due minuti. Ragionevolmente, ognuno con il suo spazio. Senza sovrapposizioni eccessive.

Ed è da applaudire, in quest'ottica, il fatto che Cedric sembra rimettere davvero la sua voce al servizio dei pezzi. Senza cercare l'Assoluto come in Amputechture. Ci sono pezzi effettati, certo ma, quasi per reazione, sembrano voler quasi "rovinare" volutamente la voce. La vera sorpresa è "scoprirlo" senza che si lasci andare troppo in vocalizzi. L'interpretazione in Soothsayer ti stordisce eppure non consta affatto di acuti paurosi così come in tanta parte del disco. Così come sembra quasi "parlare" in Agadez. Gioca davvero più con "colpirti" con interpretazioni sofferte che con troppi vocalizzi. Ce ne sono comunque ma sono molto, molto più funzionali al gioco di squadra. A ognuno infatti, faresti un applauso: Juan è mirabile con tessiture di basso che fanno da contraltare al drumming di Thomas, Adrian si ricava il suo spazio con il sax e anche con il flauto. Ma è giustamente il risultato finale a interessare. Bene, secondo me il primo ascolto lascerà interdetti e perplessi: la prima parte del disco è killer e la apprezzerete di sicuro. Tre brani gli avete già sentiti. Posso dirvi tranquillamente che Metatron e Ilyena non vi deluderanno. Torniquet Man sarà un attimo di pausa ma diverso dai momenti "calmi" del passato: Cavalettas e Agadez riprendono le tematiche soniche della prima parte ma forse preparano anche alla coppia Askepios-Ouroboros, forse i brani che necessitano di più ascolti, caratterizzati da tanta varietà sonora. Soothsayer, ancora una volta, è qualcosa che fa storia a sé, Conjugal Burns una splendida chiusura. Qui e là, chi ha orecchio, potrebbe trovare brevi stralci di autocitazionismi veri o presunti: personalmente, ci ho sentito brevi frammenti per cui mi è stato impossibile non pensare a Drunkship Of Lanterns e Eriatarka nonché ad alcuni brevi passaggi di Cassandra Gemini. Ma qui è diverso. Davvero. Il disco scivola via che è un piacere. E' impossibile avvertire un senso di (lo dico) "pesantezza" perché è molto variegato. E' vario, è piacevole, vuoi ascoltarlo tutto, ti riserva davvero sorprese. Vale la pena tirarsela addosso 'sta maledizione. :)

una cosa che mi son scordato. non so se sembra cattiveria o è tristezza o remissività... ma quest'album suona "scuro". energico, combattivo ma "scuro". un Dark side of The Mars Volta.



CITAZIONE (Kitt @ 11/11/2007, 15:53)
CITAZIONE (Inked @ 9/11/2007, 21:10)
GRAZIE!GRAZIE!E ANCORA GRAZIE per condividere con noi poveri non leakkati quanto stai ascoltando.

i need another fix

(...)

Azzardo un paio di domande: per batterosissimo intendi una serie di rullate talmente veloci che non si distinguono le une dalle altre tipo in uno dei pezzi leakkati (di cui ora non ricordo il titolo) ?
Mi incuriosiscono le parti di flauto,puoi dirci se si sente bello nitido o se offuscato dagli altri strumenti ?
danke

[IMG=http://content.answers.com/main/content/wp/en/thumb/1/10/220px-Adrian1.jpg]
VIVA IDDIO SI SONO ACCORTI CHE ADRIAN è CAPACE DI SUONARE ANCHE IL FLAUTO TRAVERSO :bananametallica:

rulla velocemente come, d'altronde, fa spesso e volentieri nel corso del disco. ;)

il flauto, come spesso accade nei brani TMV, prende piede piano piano. ;)

 
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CAT_IMG Posted on 15/11/2007, 18:02

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cortesemente, lo scrivo anche qui: #entry193303957
 
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Inno Minato
CAT_IMG Posted on 15/11/2007, 19:24




riporto ciò che ho trovato, visto che sono pareri di una certa importanza

cominciamo dai

CITAZIONE
Sandoz Inviato il: 13/11/2007, 20:54

well actually it sounds far far far better than Amputechture but to be honest I think they should try to follow just one way instead of trying strange roads. It Seems they're loosing the strength to reach the essence. But definitely I think there are a few tracks excellent, really ( Goliath, Cavalettas, Tourniquet man and Soothsayer ).
The greatest problem is Cedric's voice.

insomma per farvela breve.
oggi ho sentito il disco per la prima volta e non ne ho ricevuto una grossa impressione. siamo lontanissimi per fortuna dalle sboronate amputecchiane, ma non ci siamo ancora. Mi pare che si prendano una serie di strade che finiscono con facilità nel cazzeggio autoreferenziale, quando basterebbe concentrarsi su un solo dei mille input per fare un disco mille volte migliore di deloused. Spero lo capiscano presto. Così come mi auguro capiscano presto che la voce di Cedric NON DEVE ESSERE EFFETTATA, cristo benedetto...non è un caso che - tolta cavalettas e goliath- le canzoni piu' belle siano quelle con un timbro vocale quasi del tutto puro.
Detto cio', la pars costruens. Per fortuna su 12 tracce per lo meno 8-9 meritano veramente un ottimo giudizio, si sente la matrice concept che rende il tutto piu' compatto (pur non avendo idea dei testi per ora)
così come - cosa che mi ha colpito molto- si parla di carnalità, di sentimento quasi sanguigno e viscerale e tutto questo porta con se molta onestà. pridgen è una macchina e terrazas ci mette davvero del suo, per fortuna.
torno a ripetere pero', la prima volta che ho sentito frances ero commossa. oggi piangevo, ma non per i mars volta.

CITAZIONE
lachrymology Inviato il: 13/11/2007, 21:39

c'ero anche io a sentirlo oggi.. condivido in parte le osservazioni di Sandoz (te sei ripijata sorè? ).
probabilmente il problema principale come dice lei è la mancanza di "focus".. alcuni pezzi suonano ancora un pò troppo slegati, ma personalmente sono convinto che possano crescere col tempo e gli ascolti. fatto sta che la sensazione di coerenza e "tiro" globale che potevano esserci su FTM e Deloused è cosa passata.
ripeto alcune osservazioni a caldo e sparse:
- la prova di Cedric è globalmente buonina, ma irritante con quegli effetti, sembra essere entrato in fissa con un paio di effetti in particolare e li usa a sproposito.. molto meglio quando ritorna a interpretare, ma il pathos emozionante di certi episodi dei primi 2 dischi purtroppo pare sparito.. poi vabbè lasciamo perdere gli urlacci a sproposito che purtroppo ci sono eccome
- la prima parte del disco mi è risultata meno digeribile, con certi brani un pò farraginosi negli arrangiamenti, di sicuro questa bulimia compositiva non fa bene e s'era capito. serve piu labor limae a mio avviso
- progressione qualitativa che mi è parsa lampante nella seconda parte del disco, a mente cito una seconda metà CLAMOROSA di Cavallettas e Soothsayer che è forse quanto di meglio abbiano mai prodotto..
- la prova del fuoco x molti dei brani sarà live. ci sono parti che sembrano scritte per avere una platea davanti da fomentare. per questo attendo ansioso di sentirli dal vivo
- ritmicamente mi sembrano un pò cambiati. meno stop&go e riff isterici, buona parte del disco suona leggermente piu lenta e meno esasperata che in passato
- veniamo a Pridgen. è sicuramente un mostro di tecnica (soprattutto se pensiamo all'età che ha) e tira fuori anche dei bellissimi groove ogni tanto, ma secondo me su un piano espressivo ne ha ancora di strada da fare per arrivare ai livelli di Theodore (io però sarò sicuramente di parte..). non usa MAI le ghost notes che erano invece un marchio di fabbrica di Jon, è un drumming sempre molto fisico ma "denso" piu che "ricco". gli piace tantissimo lanciarsi sul rullante, alcune parti sono delle mitragliate apparentemente insuonabili. forse meno parti memorabili però.. il tutto qui sopra ovviamente prendetelo con le pinze, un solo ascolto non rende di sicuro giustizia. sono fiducioso con qualche riserva..

for english-speaking Voltians:
I enjoyed the album, it is easily better than Amputechture but still not comparable with the first two records.. sounds tigher but still some inconsistencies in its arranging. cedric abuses effects and kinda lost his pathos where needed. most tracks are very good and some are really amazing though, cavallettas and soothsayer come to mind. pridgen's drumming is hysterical, sure he got incredible chops but still not as expressive as theodore, could use more dynamics and ghost notes. good thing is he doesnt copy, has his very personal style and immense potential. all in all an album we will enjoy far better than amputechture, but somewhere below FTM and Deloused (one listen is not enough to understand how much below..!).

breve sintesi sandozziana

CITAZIONE
Sandoz Inviato il: 13/11/2007, 21:55


after a first and partial listening, my "worst top 3"


“Askepios” (totally useless)

“Ilyena” ( simply indifferent)

“Conjugal Burns” (pletoric)

CITAZIONE
CITAZIONE
So Ilyena is comparable to Asilos and Conjugal Burns to El Ciervo maybe?

Sandoz Inviato il: 13/11/2007, 22:17
Imho I consider Asilos Magdalena one of their most emotive song, just adore it. So I can't compare it but
I agree with you for what concerns conjural burns/el ciervo vulnerado ( but beware :everything is better than el ciervo vulnerado...even me singing in the shower )

Asclepios is kinda useless...well i can't try to figure out what it means in the whole record...maybe it's just a first, wrong impression.

When Amputechture came out I was totally excited and
easily disappointed after one or two months...now I just wanna be prepared to the worst and expect the best.

piccola parentesi lacrimologica

CITAZIONE
lachrymology Inviato il: 13/11/2007, 22:34

worst song.. I don't remember titles. but Ilyena if my memory serves me correctly was not that bad, just quite different i think.
hey asilos magdalena it's maybe the best tune on amputechture!

il pezzo forte ,offerto a voi, dal capoccia


CITAZIONE
Kitt Inviato il: 13/11/2007, 23:30


sarà forse il mio entuasiasmo, sarà che, come ho detto a Sandoz e lachrymology oggi, questo disco ha bisogno di più ascolti (all'inizio anch'io avevo un bel pò di riserve tant'è che ho evitato pareri "estremi" dopo i primi due-tre ascolti). Confermo e sottoscrivo sul punto che già sia meglio di Amputecthure perché ne è distante come mood, come progetto in sé anche se a livello sonico qualche eredità ovviamente c'è. Ma, come ho detto altrove, non mi sorprenderei se fra un pò di tempo, almeno nella mia classifica personale, facesse i conti con Frances The Mute.

provo a farne una recensione track by track ora che sono ormai alla ventina di ascolti:

You'll be the one who opens the gate
un disco che inizi con l'urlo di Cedric in Aberinkula senza preamboli, per me è già un'ottima dichiarazione di guerra. Il lavoro della sezione ritmica a sostegno della sua voce è straordinario nei primi due minuti e mezzo, semplicemente da lasciare senza respiro. Provvidenziale il "mezzo minuto" a ritmi rallentati per dar "rilassarsi un attimo" prima, nuovamente del chours. E di una seconda parte in cui la chitarra di Omar evidentemente la fa da padrone, alternandosi con un grande Adrian al sax e con in sottofondo un'ipnotica chitarra in wah wah mentre la tastiera fa salire il tono. Probabilmente è il pezzo strumentale più lungo del disco e ti entra in testa già dopo un paio di ascolti. Da promuvoere a pieni voti

Maybe I'll break down
Non c'è un secondo di pausa (meglio, non ci sarà nella versione definitiva del disco, il mio promo è stato masterizzato traccia per traccia lasciandoci due secondi di pausa fra ogni brano) e si inizia con quel clip di 30 secondi che immagino abbiate sentito tutti qui intorno. E' catchy, ti entra subito in testa. E, dopo quello, il ritmo diventa ancora serrato, Thomas detta i tempi, si sentono sonorità elettroniche, ma è grossomodo la batteria con il basso a farla da padrone prima di riascoltare il pezzo di apertura e così per un altro giro fino a una cosa dove è ancora Omar sugli scudi fino a restare solo lui e la sua chitarra detta legge al cambio di atmosfera, con la voce di Cedric che si fa più alta (ma senza risultare irritante). Sale sugli scudi Juan dopo 4'30" circa, in totale credo ci siano 6 diverse "atmosfere nel brano" ma rimaniamo sempre in ritmiche abbastanza serrate, Pridgen pesta onnipresente ed è accompagnato alla grande da Juan (sentire il passo quasi fondersi con la chitarra per una breve parte dopo il quinto minuto è pura goduria). Finché, a poco più di un minuto e mezzo dalla fine, si ritorna sui binari del secondo chorus, il più "veloce" del pezzo, si riascolta l'ormai famoso "Maybe I'll break down/Maybe I'll try" più una coda aggiuntiva che si chiude con un mezzo delirio strumentale che richiama la parte centrale del brano seguita da qualche secondo di elettronica ed effetti che sfociano in Ilyeana.

I need a brand new skin
Rumori che ricordano molto molto vagamente la coda di The Widow fanno da apripista ad un Cedric in versione robotica che canta con tale effetto per un minuto circa, accompagnato solo da poca elettronica finché ricanta lo stesso pezzo senza effetti, sancendo l'inizio del brano: ha un groove pazzesco. Sarò ripetitivo ma la sezione ritmica in questa prima parte del disco svolge un lavoro che, personalmente, mi esalta. Basso-batteria-chitarra a ripetere praticamente lo stesso riff mentre Cedric canta senza effettistica alcuna. Il pezzo si "scurisce" verso i due minuti e mezzi con Cedric che ripete "Follow me into night" (o tonight, non capisco bene) seguito da assolo di chitarra e si riprende con il groove originario, stavolta "sporcato" dalla chitarra dissonante. tre secondi di pausa, dopodiché il groove viene ripreso con meno effetti e svanisce pian piano mentre Cedric continua a cantare fino alla fine del brano "contrastato" da effetti vari che alla fine ne annullano la voce.


Am I waiting now?
E si riparte con il rullare forsennato che apre Wax Simulacra. Non so voi ma se dovessero scegliere davvero, come sembra, questo pezzo come singolo ne sarei contento perché è tra i migliori del disco e può riassumere meglio di qualsiasi singolo finora fatto uscire dai nostri quale sia il TMV-pensiero. Ha un ritmo serrato, fondamentalmente è un brano ritmico, la "doppia" voce di Cedric non stona per nulla, è un viaggio all'inferno marsvoltiano e ritorno in due minuti e quaranta secondi, perfettamente condensato. Forte, semplice ed efficace.

Never heard a man speak like this man before
Se qualche mese fa qualcuno mi avesse detto che la "nuova" Rapid Fire Toolboth sarebbe stata così meglio non ci avrei creduto (pur essendo un sostenitore della versione apparsa su Se Dice Bisonte, No Bufalo). Io la voglio dal vivo, semplicemente. E'così chitarrosa e con la tastiera che alimenta il brano come valore aggiunto, io non riesco a star fermo ascoltandola, è incredibile, credo possa esser proprio un'ottima nuova "Roulette Dares" (una sorta anthem, lo sapete). E vogliamo parlare degli ultimi tre minuti e mezzo del brano? Un'orgia di suoni! non vedo proprio l'ora di trovarmi tra il pubblico di un loro concerto durante questo brano per "sing sing sing loud!"


Let me be your torniquet man
Al centro della tracklist, Torniquet Man è un pezzo di appena due minuti e cinquanta. Senza batteria, chitarra che, soprattutto all'inizio, ricorda quella di Nothing Else Matters dei Metallica. Diventano due nel corso del brano. Sopra tutto e sopra tutti Cedric, in uno degli apici canori del disco. A un minuto dal termine, forse per una sorta di autoironia, la voce diventa volutamente sporcata da un effetto,fino alla fine, un pò come la coda di The Widow acustica o di Asilos Magdalena (e Cedric, curiosamente, canta le parole "So much ridicoulos") mentre esplodono effetti sonori accompagnati dal sax di Adrian e poi dal flauto in coda. Un buon pezzo "di transizione".


Break me a mirror
Una chitarra lancinante e la batteria furiosa di Thomas aprono il pezzo più epico del disco: Cavalettas. Ritmo serratissimo, gran lavoro di Marcel in background ma è proprio l'andamento in sé a risultare meraviglioso. Come una corsa a folle velocità in cui conta la strada, l'orizzonte, il panorama circostante. Dopo un minuto e mezzo si sente la sezione ritmica sostenere Cedric che sembra avere in pugno le ripartenze. La stessa tessitura viene poi ripresa, forse appena velocizzata e riempita da tutti gli altri strumenti oltre basso, batteria e chitarra ritmica, con Omar che "litiga" con Adrian al flauto. E poi si riparte, in quinta, di corsa, con una chitarra lancinante a fare da accompagnamento a un bolide impazzito ma che tiene la strada benissimo. Il tutto sfuma, si riparta dalla scarna tessitura ritmica accompagnata da qualche effetto, si riscende, un attimo di pausa. E ancora, sempre la stessa parte ripresa, resa più "dura", ancora Omar contro Adrian. Applausi (non scherzo, si sente davvero per un paio di secondi come gente che acclama). E ancora via, a velocità folle, sotto l'egida di una batteria che non lascia fiato e di chitarre onnipresente. E poi ancora Adrian, stavolta al sax, la strada diventa tutta per lui. E poi botti, tanti botti con Cedric che si "sdoppia" ancora, Thomas che dà fondo alle ultime energie. E sembra finita. Qualche battito di tastiera e di elettronica, come un cuore che cessa di battere. E invece si continua, con un brevissimo rimando a Miranda. Quella che era una corsa sfrenata ora è una passeggiata calma. Niente batteria, il delicato flauto di Adrian e il piano di Ikey, mirabile con sempre, però, quella chitarra lancinante, ora meno feroce. E Cedric, che canta sempre più piano. Finché non scoppia il panico e la folla scappa via, un urlo strozzato (e non scherzo neanche qui)...

continuo dopo...

dovrebbe essere tutta la pagina 6

buon divertimento
^_^
 
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CAT_IMG Posted on 15/11/2007, 19:55

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Ringraziando e baciando le mani al divino Meko, sculetto sul groove di Ilyeana.
 
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verodaclient
CAT_IMG Posted on 15/11/2007, 21:36




Ah, you got the review back.
Cool!
 
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katrina_honeybee
CAT_IMG Posted on 15/11/2007, 23:02




could you translate that into english please
 
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Inno Minato
CAT_IMG Posted on 15/11/2007, 23:25




CITAZIONE (katrina_honeybee @ 15/11/2007, 23:02)
could you translate that into english please

be patient it's an hard work
;)
 
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CAT_IMG Posted on 18/11/2007, 03:16

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torniamo a parlare di cose serie, va...

e, riprendendo:

You Just Gotta Let Me Know
si va in viaggio ad Agadez, si comincia con un suono robotico, vagamente'80 ma giusto 5 secondi poi una tamberullata di Thomas introduce un ritrmo vagamente latineggiante su cui Cedric "canta". Non so come esprimermi altrimenti. Canta. Non urla, non cerca picchi vertiginosi, effetti pochi o nulla. In sottofondo buona apprezzabile elettronica, per il resto la trama è tutta per Juan e un intrigante giro di basso e Thomas. Ed è Cedric ad accendere la miccia quando le chitarre esplodono psichedeliche e Thomas con la sua batteria e pronto a farti esplodere il cuore.Salvo poi prendersi la briga di indicare a Cedric quando riprendere per certi acuti...e poi si parte, vagamente dalle parti di Drunkship Of Lanterns, latineggiando. Percussioni scatenate, chitarre latine e ancora un Cedric oserei dire languido, crooneggiante. Verso la fine si lancia un pò in qualche parte più acuto ma, subito dopo, la ritmica cambia e, chissà come, ci ritroviamo dalla parti di Eriatarka. E' l'ennesima parte-uncino che ti entra nelle orecchie, con Cedric che ripete lo stesso verso finché è la solita chitarra ipereffettata a prendere piede, chiudendo vorticosamente il brano in un tripudio di elettronica.

What Have You Done For My Appetite
E, riprendendo un pò l'elettronica che apriva Agadez, inizia Askepios, quello che per me è ancora il brano più interlocutorio che, quasi subito, esplode in tastiere altisonanti (più organo direi) e poi si sposta su chitarre psych che sorreggono la voce di Cedric finché sono le stesse tastiere a dettare il crescendo fino a che, dopo un paio di minuti e mezzo (e un curioso effetto "cellulare sulla tivù") e la voce di Cedric effettata che ripetete ossessivamente la frase di cui sopra, con tanto di falsetti, c'è finalmente la rullata di Thomas che cambia faccia al brano che si sposta a metà tra Juan e Omar, chitarra e basso. :D Help me, come alive! ripete ora il Ced. Non si può non inchinarsi a Juan in questo pezzo ma tutto sembra così sporco, grezzo, sudato, una chitarra fuori dagli schemi, un basso pulsante, una batteria così regolare e nervosa...e poi ancora...cellulare...

Don't You Ever Trust My Mercy?
e inizia Ouroboros. con una ritmica che se non è ultrahardcore, è death metal, probabilmente! :D Scherzi a parte: è velocissima, fulminante, si avverte più latineggiante nella seconda strofa ed è davvero trascinante,soprattutto quando Cedric rompe gli indugi e si lancia nel ritornello. Il tutto si calma dopo un paio di minuti. Ma è una delle tante "trasfigurazioni""che, come ho già detto, subiscono molte parti del disco. E dura poco, perché si riparte con la ritmica ossessiva. E con l'ennesimo assolo di Omar. E ancora, ancora, ancora: Do you ever trust my mercy?. E ancora calma, direi con Ikey sugli scudi. E poi ancora botti di batteria, Cedric che si scatena, Juan che cambia di nuovo faccia al pezzo. e si prende la scena, con l'ennesima base ritmica e poi con il sax di Adrian ad accompagnare una voce trasfigurata e resa "tromboneggiante" (non scherzo!). L'ennesima deflagrazione accompagna l'ennesino chorus più pieno, immerso in una tempesta di chitarre che ti risuonano nelle orecchie.fino alla fine.mentre sull'altro, ancora una volta, ci sono solo battiti...


Calling Me, She's Calling Me...
I battiti del cuore che questo brano vi strapperà. Un violino in una strada, voci in sottofondo, forse (come mi ha fatto notare Lachrymology) una celebrazione musulmana. Un delicato drumming che non può non rimandare al tango il cui ritmo e gli echi si sentiranno per tutto il pezzo, la chitarra "acquosa" e psichedelica di Omar...e Cedric come non l'ho mai sentito...my love becomes homage/dying autmanal sleeves. Una parte con un lieve effetto acquoso. E poi in alto (ma non falsetto attenzione: un Cedric che tira fuori quanto ha nei visceri più che in gola, quanto ha nel cuore), sospinto da una musica intensa e che ti farebbe piangere. E così ancora. Poca elettronica, quel violino struggente ad accompagnare la band e viceversa. E ancora Cedric: Calling me, she's calling me... che farebbe pensare a una struggente storia d'amore. Un assolo di Omar, che mischia le carte. Ma il succo è là, un brano in cui la ritmica è, alla fine, "semplice", ripetuta. Ma intensa, struggente. Mai sentito Cedric cantare così. Poi, a un certo punto, via tutto sfumando. Resta solo il violino (anzi, direi due), in sottofondo si ode come una celebrazione cristiana, canti, cori. Con tanto di "Amen". Viva i Mars Volta, così sia.

Too Many Reasons!
L'intro di Conjugal Burns riecheggia un pò di TMV che conosciamo. Ma quasi subito parte in un ritmo vagamente da valzer. E anche qui è un piacere ascoltare Cedric che non si lancia in falsetti esagerati. Il brano sembra catchy, il chorus, come detto, ha un giro vagamente terzinato (spero di non aver scritto palle), prima dello stop. E poi, ancora Thomas a introdurre l'ennesimo cambio di faccia, l'ennesimo urlo ossessivo di Cedric, chitarre che impazziscono a destra, il sax a sinistra. E dopo due minute e 15 ancora cambio, la chitarra ricorda paurosamente quella di un pezzo di Cassandra Gemini! E nuovo chorus, un'aria vagamente darkeggiante ma tanta tanta chitarra! Come pezzo di chiusura mi convince, è trascinante, e contiene un minuto di puro caos sonoro in cui nostri ci mettono gli ultimi "sfoghi" prima dell'ultimo ritornello e l'ultimo assalto che chiudono il brano, il disco e la mia pseudorecensione! :D


N.B. gli estratti di testi all'inizi di ogni brano non assicuro siano giusti, mi affido unicamente ai miei padiglioni auricolari!
 
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Inked
CAT_IMG Posted on 18/11/2007, 20:52




quest'ultima recensione che hai fatto kitt è la migliore per me,rispetto alle altre rende molto meglio l'idea e descrive le canzoni in maniera piu dettagliata.
PROPS
 
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CW Jake
CAT_IMG Posted on 18/11/2007, 22:43




che recensione; la descrizione delle tecniche usate fa venire l'aquolina: sperimentazione e ritorno a sonorità degli anni precedenti

sembra meglio di amputechture dove c'erano tante buone idee ma parecchie sfruttate male
 
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Sandoz
CAT_IMG Posted on 18/11/2007, 22:47




CITAZIONE
sembra meglio di amputechture

ci vuole poco :P

secondo me un disco migliore di amputechture lo fanno persino i carpacho!
 
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CW Jake
CAT_IMG Posted on 18/11/2007, 23:01




hahahaha :ihih:
 
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CAT_IMG Posted on 19/11/2007, 02:53

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CITAZIONE (Sandoz @ 18/11/2007, 22:47)
CITAZIONE
sembra meglio di amputechture

ci vuole poco :P

secondo me un disco migliore di amputechture lo fanno persino i carpacho!

ne dubito proprio. e, come detto nel primo post, evitiamo spam e messaggi inutili, grazie.
 
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CAT_IMG Posted on 19/11/2007, 03:41

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comunque a me questo disco sta crescendo, ho voglia di riascoltarlo e in condizioni che mi permettano di gustarmelo al meglio. Si rende via via più appetibile. Mi rendo conto questo potrà essere un parere da fan e meramente personale ma va ascoltato. Ma io son sempre quello che dopo il primo ascolto pensava "Mi sa che li abbiamo persi..." :)

E' esaltante, ti fa muovere, le ritmiche spesso non lasciano scampo come descritto e te lo spareresti volentieri a tutto volume. Un disco che merita una controprova dal vivo per cui, sono sicuro, molti brani qui presenti sono super efficaci. Gagliardo, intenso, suonatissimo e che, rispetto a qualche episodio più recente, non ti lascia andare a sbadigli e non si lascia andare a soluzioni troppo cervellotiche. Mi piace, si si. :)
 
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Sandoz
CAT_IMG Posted on 19/11/2007, 09:49




CITAZIONE (Kitt @ 19/11/2007, 02:53)
CITAZIONE (Sandoz @ 18/11/2007, 22:47)
ci vuole poco :P

secondo me un disco migliore di amputechture lo fanno persino i carpacho!

ne dubito proprio. e, come detto nel primo post, evitiamo spam e messaggi inutili, grazie.

post inutili sono quando si insulta qualcuno o si dice qualcosa che non c'entra. qui ho solo detto che un disco non vale come gli altri. grazie.
 
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167 replies since 15/11/2007, 15:08   1669 views
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