il piano latino in Frances era del Judio Maravilloso, tale Larry Harlow [vedere topic apposito].
e fra alzare il volume e avere più spazio c'è una bella differenza..
nel senso, Amputechture [come Scabdates] può essere stato mixato/equalizzato in un modo che mette la batteria molto in secondo piano. eppure le cose che suona Jon sono tutt'altro che cose 'da gregario'. di certo non sono il classico 'tieni-il-tempo' minimale. lì è una questione di volume.
per quanto riguarda Ikey, credo che il volume a cui suona sia il massimo concepibile - essendo un gruppo di 8, sul palco e in studio, piuttosto difficile da tenere entro i limiti dell'ascoltabilità [ci vuole una maestria non indifferente da parte dei fonici], è necessario che uno strumento come le tastiere di Ikey non sia troppo in evidenza, altrimenti riempirebbero ogni 'centimetro' di spazio sonoro.
nei momenti più dilatati/liquidi ci può stare che Ikey salga su a definire il sound, ma 'nel complesso' credo debba rimanere (confinato?) lì dove sta. mi sta molto bene così.
Juan e Marcel in "Day Of The Baphomets". hanno un po' di 'spazio', i loro strumenti sono quelli principali nel bi-assolo iniziale. però, come dice bene Inked, Marcel è un percussionista come ce ne sono 30 nella sola provincia di Perugia. il suo ruolo deve rimanere quello di gregario in secondo piano, che dà un certo 'flavour', un certo sapore ai pezzi, senza mai venir troppo in mostra, che sarebbe inutile.
(come il suonatore di timbales nei gruppi cubani. lo avverti, senti che è un sound cubano, ma il timbales non lo senti mai in primo piano.)
Juan è un mostro, tecnicamente. ha suonato e sa suonare praticamente tutto, dallo speed-thrash metal al funky etc.. però è l'esempio supremo di session-man. suona (mostruosamente bene) quello che gli si dice.
Day Of The Baphomets può essere un momento, in un concerto, in cui gli si lascia spazio per far risaltare uno dei tanti suoni diversi di cui è composto lo spettro Mars Volta, ma non credo che Juan abbia mai avuto tempo di sviluppare qualcosa di veramente originale/personale, da mettere in mostra [almeno, non nell'ambito Mars Volta].
e per quanto riguarda il volume, credo che nei dischi il basso sia sempre stato equalizzato in modo perfetto.
Adrian, io l'amo. quindi più spazio ha, meglio è. con qualsiasi strumento gli capiti di infilarsi in bocca [ovviamente, tenore e flauto traverso su tutto]. naturalmente, non nella scrittura dei pezzi. però un pezzo può avere tranquillamente una parte, ad es., in Do-Fa#-La su cui il sax è libero di assoleggiare.
Pridgen ancora non credo abbia fornito dati sufficienti per farsi un'idea.
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riguardo al quesito di Kitt, non credo che Omar abbia segretamente lobotomizzato i suoi compagni.
se loro stanno nei Mars Volta, significa che la cosa gli dà qualcosa.
come ha detto Adrian [e come credo possano dire tutti gli altri], lo stare in un gruppo del genere gli ha dato e gli dà la possibilità di crescere ulteriormente, come musicisti.
ricordiamoci che finora nessuno se n'è andato via di sua spontanea volonta.
inoltre, sappiamo che ognuno di loro ha altri progetti. dunque hanno anche spazi dove sviluppare altre idee, idee proprie.. ma non mi sembra che il "sistema-MarsVolta" sia una tortura, per questi musicisti.
magari anche loro pensano che Omar sia un fenomeno, e nello scrivere i pezzi basta e avanza la sua testa.
è un gruppo che funziona come quelli di Zappa, credo.
arriverà un momento in cui anche Omar dirà "
Preferisco utilizzare le apparecchiature elettroniche al posto dei musicisti. Fanno meno errori."