Che cosa è uno stato alterato di coscienza (il cosiddetto ESP)? Charles Tati - uno dei più noti studiosi della materia - così lo definisce: "Un mutamento qualitativo in un tipo di funzionamento mentale di un soggetto". E aggiunge: "L’individuo non avverte solo un cambiamento qualitativo (più o meno vigile, più o meno fatto di immagini chiare o appannate), ma altresì che le tipologie dei suoi processi mentali sono diverse".
Tra le caratteristiche degli stati alterati di coscienza vi sono modificazioni del pensiero. L’esperienza di un periodo di turbe psichiche si può accompagnare ad un senso di perdita del controllo di se stessi e della realtà esterna, a mutamenti delle espressioni emotive, alla percezione di deformazioni e alterazioni delle immagini del corpo, unite a volte ad un senso di spersonalizzazione (che fa dire al soggetto "non sono più io"). Si può avere, anche, una sconfinata dilatazione della coscienza in una mistica unione con il tutto dell’Universo e dell’Essere. Altre esperienze sono caratterizzate da un mutamento del senso e del significato della propria vita e da una nuova e più sviluppata percezione del soprannaturale e dell’ineffabile. Più spesso il soggetto attesta con ragione di vivere vicissitudini di livello paranormale, o almeno le immagina. Quest’ultimo fenomeno si verifica soprattutto in persone nelle quali preesistono inclinazioni mistiche, che possono emergere spontaneamente. I soggetti manifestano un carattere chiaramente religioso o si esprimono in termini mistici. Per lo stesso motivo l’ipnosi, gli stati di trance e le esperienze estatiche sono sempre state considerate terreno di autentica produzione di fenomeni paranormali.
Un classico esempio di alterazione di coscienza sono i sogni che avvengono in concomitanza con i rapidi movimenti oculari (REM - Rapid Eye Movements) durante lo stato di sonno e risultano associati spesso all’insorgere della telepatia. Il mutamento esistenziale è esperienza molto più complessa degli stati alterati di coscienza e può includere modificazioni del comportamento di una persona e del suo adattamento sociale.
http://www.edicolaweb.net/blank.gifSTATO DI SONNO E DI IPNOSI
Qualcosa di analogo si ha nello stato ipnotico, in cui il soggetto e lo sperimentatore che lo esamina sono entrambi catapultati dal livello della esperienza quotidiana ordinaria a un livello più primordiale, dove la mentalità del soggetto diviene più somigliante a quella del bambino o a quella magico-animistica dell’uomo primitivo.
La suggestione ipnotica fa regredire l’individuo nel tempo rendendolo capace, o dandogli la sensazione illusoria di esserlo, di recuperare ricordi che da lungo tempo non affioravano più alla coscienza. Il soggetto ipnotizzato diviene anche incline a una forma d’arrendevolezza, che potremmo chiamare "arrendevolezza dottrinale", egli tende cioè ad assumere valori ed attese dello stesso ipnotizzatore. È una tendenza che può anche facilitare l’insorgere di autentici fenomeni psichici.
Le ricerche nel cosiddetto "Laboratorio del Sogno", del Maimonides Hospital di Brooklyn, sono tra gli esempi meglio accreditati di eventi semispontanei che vengono, per così dire, smascherati, come quello dello stato REM.
http://www.edicolaweb.net/blank.gifVIAGGI FUORI DAL CORPO
Un altro settore importante connesso alle ricerche psichiche e agli stati alterati di coscienza sono le cosiddette "esperienze fuori dal corpo" (dette OOBEE, sigla che significa Out of Body Experience). Queste situazioni sono caratterizzate in vario modo: o come autentiche proiezioni astrali, o come drammatizzazioni (che si caricano di significati metafisici) di quelli che in realtà sono semplici fenomeni isterici, se non addirittura schizofrenici. Malgrado i sintomi possano essere diversi da soggetto a soggetto, il denominatore comune è un mutamento drammatico nell’esperienza dell’Io e un altrettanto brusco cambiamento esistenziale. L’individuo si trasforma in un oggetto spersonalizzato, senz’anima, che dall’Io osservatore viene avvertito ondeggiare in alto o viene anche localizzato molto lontano dal suo habitat fisico. Accade spesso che lo stato OOBE venga indotto da un evento più o meno traumatico, per esempio una malattia che provochi l’invalidità, un’operazione chirurgica importante, un’esperienza stressante o una crisi fortemente emotiva. Il soggetto può, comunque, in seguito imparare ad assumere un minimo di controllo della propria esperienza. Si possono verificare dei casi di contagio, per cui il soggetto viene imitato da altri nell’ambito di un’area circostante, spesso permeata da una comune sottocultura che favorisce il sorgere di fenomeni collettivi di fede e fanatismo.
Secondo le attuali conoscenze potremmo focalizzare l’attenzione su tre possibili interpretazioni delle OOBE.
1 - Si tratterebbe di una sindrome psichiatrica intessuta di dettagli pittoreschi, mutuati in parte dal folklore e dall’immaginazione del soggetto.
2 - L’OOBE sarebbe causata da una dissociazione mentale, per quanto possa contenere materiale autenticamente mutuato dal mondo esterno attraverso la telepatia, la chiaroveggenza, la precognizione. Comunque i contenuti di una tale esperienza sono verificabili attraverso test di laboratorio, registrazioni audiovisive, elettroencefalogramma e via dicendo.
3 - L’OOBE può consistere in un’effettiva proiezione astrale, cioè in una reale separazione della parte sottile della personalità da quella fisica. Anche in questo caso sono necessarie analisi a conferma del fenomeno, incluse prove di psicocinetica e visualizzazione, controllate da appositi strumenti e da relative commissioni di esperti.
http://www.edicolaweb.net/blank.gifLA RICERCA NEUROFISIOLOGICA
Altri casi, in cui una fenomenologia psichica è correlata ad una fisica, possono essere studiati controllando sul monitor l’attività elettrica del cervello: si tratta delle personalità multiple. Un esempio del genere è quello di una medium che esibiva nel corso della trance due personalità distinte: l’elettroencefalogramma mostrava disegni diversi di onde cerebrali, quella della medium e quelli delle sue personalità secondarie.
Soffermiamoci ora sulle lesioni cerebrali. Nuove ricerche in materia hanno evidenziato il ruolo dell’emisfero destro del cervello, che risulta male attrezzato per il pensiero analitico e lineare. Presiede invece alle componenti emotive del linguaggio, alla musica, al ritmo, alla danza, alla dizione poetica; al disegno, alla creatività artistica in genere, alla percezione gestaltica (ossia della globalità delle forme), al riconoscimento del volto di una persona ed all’orientamento.
Nel 1978 un parapsicologo cercò di migliorare le prestazioni ESP di una persona utilizzando, in luogo delle carte Zener, bersagli di legno facendoli indicare non verbalmente bensì puntandovi la mano sinistra; contemporaneamente, il soggetto veniva invitato a contare all’indietro partendo da mille, sottraendo uno, due, tre, quattro e così via. Veniva così neutralizzata l’interferenza dell’emisfero sinistro col risultato di un coinvolgimento sempre maggiore dell’emisfero destro nella sua funzione ESP. La vasta gamma d’eventi spontanei nella situazione psicoanalitica, nei sogni e nello stato REM, dimostra che l’emisfero destro svolge un ruolo davvero importante nella determinazione dei fenomeni paranormali. Come si spiega che le presunte abilità psichiche dell’emisfero destro siano rimaste così rudimentali, al punto da indurre a mettere in dubbio la loro esistenza?
http://www.edicolaweb.net/blank.gifIL FILTRO DI BERGSON
Per quale ragione chi cerca di sviluppare le proprie facoltà paranormali fa la figura di un apprendista maldestro? Il filosofo Henri Bergson suggerì che i fenomeni ESP e simili farebbero da contrasto al bisogno innato nell’uomo di "fare attenzione alla vita", il che lo sottopone talvolta ad un intollerabile sovraccarico d’informazioni. Analogamente, fenomeni psicocinetici incontrollati potrebbero portare ad un’attività motoria caotica. Ed è per evitare tali inconvenienti che l’uomo ha sviluppato quello che è chiamato il "filtro bergsoniano". È un’ipotesi che altri hanno fatto propria. La sua base psichica è ancora problematica, ma quanto emerge dalle ricerche sulle lesioni cerebrali suggerisce che la prima linea di difesa dell’organismo dagli inconvenienti di una paranormalità incontenibile è effettivamente l’emisfero sinistro. Va inoltre riconosciuto che, in ultima analisi, le "porte della percezione" sono aperte e chiuse da quello che è l’atteggiamento basilare dell’individuo, quello che Rex Stanford chiama la sua attitudine alla "volontà passiva".
Così è perfettamente logico che il mutamento esistenziale sia correlato all’alternarsi della prevalenza dell’emisfero destro sul sinistro e viceversa.
In ogni caso, questa serie di osservazioni - riservandoci di approfondire il fenomeno NDE (Near Death Experiences, esperienze di pre-morte) in altra occasione - può avere offerto almeno una prima idea di quel condizionamento reciproco che si dà tra fenomeni psichici e fenomeni neurofisiologici. Se ne deve pur sempre tenere il debito conto se si vuole avere una visione più integrata della stessa parapsicologia.