THE MARS VOLTA ITALIA forum: "In Thirteen Seconds"

La Ghiandola Pineale, cosa c'entra con Amputechture?

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Sandoz
CAT_IMG Posted on 23/8/2006, 09:56




In riferimento all'intervista fatta a Cedric da Mtv.com ( la trovate in recensioni al 30/07) si accenna all'epifisi o ghiandola pineale come strumento sviluppabile per arrivare ad una nuova forma di conoscenza.
Francamente non me ne intendo, speravo ci fosse qualcuno che ne sapesse di piu'.
Intanto- direttamente dal comatorio- riporto questo contributo di un utente.


CITAZIONE
The Pineal Gland has an interesting secretion that's a form of DMT... certain species of reptile actually have a lens set in their pineal gland hinting at a physical property of a literal third eye. The chemical is very important when it comes to your sleep cycles (and in turn to the stability of your conscious mind), birth, early brain development, and activity at death. The major difference when it comes to an induced DMT trip from an extracted form is that you're conscious during the experience instead of being in a deep sleep (leading to the faint traces that you dreamt the night before) and the visual effects of the drug are completely alien to what you experience while asleep. Through the use of certain other psychoactives you can induce enough serotonin production that you also induce a waking dream state through the pineal gland (personally experienced it with large doses of psilocybin). I can only explain such experiences as alien and a 'new' reality... a feeling of complete awareness and understanding, peace, and above all else love.

DMT: The Spirit Molecule by Rick Strassman, M.D. has a lot of good information on the subject... and considering that there's finally research into the positive effects of psilocybin, there's a lot to be learned about the effect such chemicals have on our minds and using that as a mirror to understand consciousness.

I see this being a theme throughout Amputechture considering that in our day and age... the most 'spiritual' experiences we can experience usually come from psychoactives, near death experiences, and loss of a loved one - all things have physical effects on our minds that are very similar to each other. Looking at the religious dissection that is represented by Amputechture... it all fits. I can't deny that my time with certain drugs is as 'spiritual' as I've experienced.

Vorrei cercare di approfondire il tema e d'altro lato anche capire come si inserisce quest'affermazione di Cedric nel quadro dell'album e in generale del lavoro dei The Mars Volta
 
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halorama
CAT_IMG Posted on 23/8/2006, 10:51




ci sono molti versi in cui Cedric sembra sottintendere un riferimento alla ghiandola pineale come Terzo Occhio:

VERMICIDE

CITAZIONE
my glands emit this carnage

ovvero: le mie ghiandole producono questa carneficina
che potrebbe evocare un'esperienza di "sonno lucido" come quelle menzionate da cedric nell'intervista, ottenute con l'uso di psylocibina

CITAZIONE
That cesspool, it becomes you
Just north of the eyebrows

ovvero: Quel pozzo nero diventa te proprio a nord delle sopracciglia, al di sopra dell'arcata sopracciliare, dove tradizionalmente si immagina il "terzo occhio"

VISCERA EYES
CITAZIONE
...shakes inside that third glass eye

...(qualcosa) si scuote in quel terzo occhio di vetro

anche il chorus
CITAZIONE
in your viscera eyes
cut the lights
close the blinds

sembra rinviare ad un'esperienza di stato alterato di coscienza (nei tuoi occhi iniettati/spegni la luce/chiudi le tapparelle)
 
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halorama
CAT_IMG Posted on 23/8/2006, 12:42




Epifisi, melatonina e “terzo occhio”

L’epìfisi (o ghiandola pineale) è un piccolo organo, a forma di pigna (da cui il nome), di circa 8 millimetri di lunghezza e di 150 milligrammi di peso, situato al centro dell’encefalo, fra i due emisferi. La possiamo localizzare tracciando una retta che, partendo dalla radice del naso, attraversa la fronte e s’incrocia con una seconda linea, tracciata a partire dall’orecchio esterno. E’ singolare il fatto che numerosi protagonisti di “incontri ravvicinati” di 3° e 4° tipo, secondo la classificazione dell’astrofisico J.A.Hynek, sottoposti a radiografie del cranio per i motivi più svariati, hanno evidenziato “impianti” di natura sconosciuta (microchips) in corrispondenza della radice del naso.
Fin dai tempi di Aristotele (384 – 322 a.C.) questo minuscolo ed apparentemente insignificante organo è stato oggetto di curiosa attenzione nella storia della medicina. L’esatta natura ed il suo significato, tuttavia, restano tuttora in gran parte sconosciuti. Molti tentativi sono stati fatti per identificare in essa una formazione dotata di funzione endòcrina specifica, ma sia le ricerche sperimentali che quelle cliniche non hanno ancora fornito dati sicuri; è forse per questo motivo che lo studio della straordinaria ghiandola è stato accantonato e trascurato per molto, troppo tempo. I mistici, i sensitivi e tutti quei soggetti dotati spontaneamente di facoltà paranormali (i quali, forse, albergano inconsciamente un’elevata capacità di secrezione melatoninica) hanno da sempre identificato la ghiandola pineale con il cosiddetto “terzo occhio”, in cui René Descartes (Cartesio), in epoca pre-illuministica, poneva la “sede dell’anima”. I paleontologi, ricostruendo il percorso evoluzionistico degli animali, hanno accertato che l’epìfisi nei vertebrati inferiori costituiva una sorta di “occhio termico”, sensibile alla luce ed al calore (qualcosa di simile è rimasto - occhio mediano o pineale - nelle lamprede).

Si tratterebbe quindi d’un “orologio biologico”, controllato dalla luce, che lega l’organismo all’ambiente: in altre parole, la ghiandola consentirebbe all’organismo stesso di sopravvivere in ambienti diversi,
modificandone le funzioni in rapporto alle condizioni circostanti; garantirebbe in fondo la sopravvivenza.
Quella, in particolare, dei presunti “addotti”, catapultati loro malgrado in una dimensione dai canoni non coincidenti con quelli vigenti sul nostro pianeta ? La domanda ci sembra pertinente, anche se, almeno per il momento, è destinata a non ottenere risposta…
Attualmente le si vuole comunque attribuire un’influenza diretta sullo sviluppo psico-fisico dell’Uomo, attraverso una sua secrezione ormonale: la melatonina.
La melatonina, chimicamente, è un derivato dell’indolo e viene sintetizzata nell’epìfisi a partire dalla serotonina (di entrambi questi precursori ci siamo già occupati nei lavori citati in precedenza).
E’ immessa in circolo in modo ritmico in funzione dell’alternanza luce-buio e la sua concentrazione, in tutti i mammiferi, è più elevata nelle ore notturne che in quelle diurne. Risulta pertanto un "sincronizzatore circadiano”, in grado, fra l’altro, di minimizzare gli effetti perturbativi conseguenti al repentino cambiamento di fuso orario. Si è anche dimostrata capace di svolgere un’azione protettiva nei confronti dei radicali liberi, per cui le è stato conferito il ruolo di “detossificante naturale”. Alcuni ricercatori avrebbero inoltre individuato in essa spiccate proprietà, tipiche dei neurotrasmettitori, quali l’influenza sul ciclo veglia-sonno, sulle reattività comportamentali, sulla regolazione immunologica dell’attività antitumorale, sulla termoregolazione e sulla senescenza cellulare.
Indubbiamente gli studi sulla melatonina riserveranno ancora molte sorprese: proprio per questo essa continua a suscitare crescente interesse in campo medico e farmacologico. Oggigiorno, tuttavia, le preparazioni in commercio a base di melatonina risultano per lo più sottodosate, per cui, se da un lato ciò assicura l’assenza di effetti collaterali indesiderati, dall’altro non dovrebbe consentire di ottenere nulla di più che la regolazione del ciclo sonno-veglia. Ma alcuni ricercatori si spingono oltre, fino a sostenere che l’assunzione regolare e prolungata di opportune dosi di melatonina possa consentire l’accesso ad uno stato alterato di coscienza, la cosiddetta “coscienza superiore” o “coscienza espansa”, riscontrata e riscontrabile
fisiologicamente negli individui soggetti a “trance” (dal latino transìre = andare oltre ) od “estasi mistica”.
La produzione di melatonina, come nel caso delle endorfine, è inversamente proporzionale all’età: è massima nell’infanzia, ha una flessione nell’adolescenza e decresce sensibilmente con la vecchiaia; per esemplificare, intorno ai 45 anni già si riduce della metà. Anche questo fattore potrebbe supportare il dato di fatto, secondo cui la stragrande maggioranza di coloro che asseriscono d’esser entrati in contatto “de visu” con intelligenze aliene rientra in una fascia d’età assolutamente giovanile; la qual cosa, tuttavia, ha come rovescio della medaglia la scarsa credibilità e considerazione che tali testimoni riescono ad ottenere dagli adulti, in virtù della “fantasticheria” propria dell’età.
Occorre non confondere, vista l’assonanza, la melanina con la melatonina; la prima, infatti, è un pigmento bruno, prodotto da specifiche cellule epiteliali (melanociti) ed è stimolato dall’esposizione alle radiazioni solari o artificiali (abbronzatura), mentre la seconda si comporta al contrario: schiarisce la pelle (negli anfibi), viene inibita dalla luce e stimolata dall’oscurità e pertanto la sua produzione avviene in massima parte di notte (fra l’una e le cinque, come per le endorfine), allorché la luce non interagisce con i fotorecettori retinici.

CITAZIONE
UNA PRECISAZIONE
I mediatori chimici neuro-ormonali a produzione endògena (cui appartengono la melatonina e quelli citati in apertura) non sono allucinogeni. Si definiscono allucinogene, infatti, quelle sostanze (comunemente definite “droghe”, quasi tutte di origine vegetale ed oggi largamente sintetizzate) che determinano nel soggetto una condizione patologica, devastante ed alla lunga irreversibile, che si esplica con la percezione modificata della realtà. Di grande aiuto per l’interpretazione dell’attività dei neuropeptidi, si è rivelata proprio la comprensione del meccanismo d’azione degli allucinogeni, che hanno avuto nella storia dell’umanità un’indiscutibile importanza nell’espansione della coscienza. Questo ha fatto comprendere ai
neuroendocrinologi che nel sistema nervoso centrale dell’uomo esistono, in siti specifici, recettori e molecole atti all’espansione della coscienza, qualora vengano a contatto con sostanze psichedeliche. Esistono tuttavia altre sostanze, ugualmente naturali ma prodotte spontaneamente dalle strutture encefaliche, che interagiscono con gli stessi recettori d’ancoraggio degli allucinogeni introdotti dall’esterno: queste sostanze sono costituite per l’appunto dai neuropeptidi.
La definizione “stato alterato di coscienza” sta ad indicare non una patologia, bensì una condizione transitoria in cui viene a trovarsi la psiche del soggetto. Soggetto non succube dell’effetto di droghe (naturali o sintetiche), ma che, mediante l’incremento temporaneo della produzione autonoma di neuro-ormoni, riesce ad “amplificare” la gamma delle proprie facoltà percettive dimensionali: un po’ come se ad un televisore si consentisse di ricevere ulteriori frequenze… La "Coscienza”, infatti, viene intesa come la “facoltà di percepire il significato di un’informazione”; le informazioni creano la coscienza e l’alimentano. A sua volta la coscienza filtra le informazioni, le elabora e le confronta col data-base in suo possesso per giungere all’identificazione.



Renè Descartes, la ghiandola pineale ed il Terzo Occhio

CITAZIONE
Renè Descartes, Le passioni dell'anima, Parte prima, articoli 31, 32

Articolo 31.

C'è nel cervello una piccola ghiandola in cui l'anima esercita le sue funzioni piú specificamente che non nelle altre parti.

Occorre pur sapere che, per quanto l'anima sia congiunta a tutto il corpo, c'è tuttavia in questo qualche parte in cui essa esercita le sue funzioni in modo piú specifico che in tutte le altre; e si crede comunemente che tale parte sia il cervello, o forse il cuore: il cervello, perché con esso sono collegati gli organi di senso; il cuore perché ci sembra di sentire in esso le passioni. Ma esaminando la cosa con cura, mi sembra di aver stabilito con evidenza che la parte del corpo in cui l'anima esercita immediatamente le sue funzioni non è affatto il cuore, e nemmeno tutto il cervello, ma solo la parte piú interna di esso, che è una certa ghiandola molto piccola, situata in mezzo alla sua sostanza, e sospesa sopra il condotto attraverso cui gli spiriti delle cavità anteriori comunicano con quelli delle posteriori, in modo tale che i suoi piú lievi movimenti possono mutare molto il corso degli spiriti, mentre inversamente, i minimi mutamenti nel corso degli spiriti possono portare grandi cambiamenti nei movimenti di questa ghiandola.


Articolo 32.

Come si vede che questa ghiandola è la principale sede dell'anima.

Mi sono convinto che l'anima non può avere in tutto il corpo altra localizzazione all'infuori di questa ghiandola, in cui esercita immediatamente le sue funzioni, perché ho osservato che tutte le altre parti del nostro cervello sono doppie, a quel modo stesso che abbiamo due occhi, due mani, due orecchi, come, infine, sono doppi tutti gli organi dei nostri sensi esterni. Ora, poiché abbiamo d'una cosa, in un certo momento, un solo e semplice pensiero, bisogna di necessità che ci sia qualche luogo in cui le due immagini provenienti dai due occhi, o altre duplici impressioni provenienti dallo stesso oggetto attraverso gli organi duplici degli altri sensi, si possano unificare prima di giungere all'anima, in modo che non le siano rappresentati due oggetti invece di uno: e si può agevolmente concepire che queste immagini, o altre impressioni, si riuniscano in questa ghiandola per mezzo degli spiriti che riempiono le cavità del cervello; non c'è infatti nessun altro luogo del corpo dove esse possano esser cosí riunite, se la riunione non è avvenuta in questa ghiandola.

(R. Descartes, Opere, Laterza, Bari, 1967, vol. II, pagg. 420-421)

 
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Walkabout
CAT_IMG Posted on 23/8/2006, 12:51




Interessantissimo... beh era difficile che non si andasse a parare su quest'argomento, parlando di esoterismo

Penso che ci sia molto materiale interessante, in proposito, in un forum di amichetti nostri...
 
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Sandoz
CAT_IMG Posted on 23/8/2006, 14:01




CITAZIONE
Penso che ci sia molto materiale interessante, in proposito, in un forum di amichetti nostri...

Penso che siamo maturi a sufficienza per poterne trovare anche noi no?
:)

( Fermo restando che se passa di qua qualche triocchiuto competente che vuole dire la sua è il benvenuto :P )

Comunque posso proporre il compitino di filologia di fine estate?
Cerchiamo di riprenderci tutte le lyrics dei 3 album e di Tremulant e vediamo quali sono le occorrenze del termine e se eventualmente seguono un filo comune?
 
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Walkabout
CAT_IMG Posted on 23/8/2006, 14:06




ah certo. era solo per segnalare che anche loro hanno fatto una riflessione seria su tutti questi temi, ed è in italiano... può tornare utile, no? anche perchè sinceramente mi interessa poco se prendendo informazioni dal 3rdeye contribuiamo ad espandere l'ego già smisurato di qualcuno... per me è un sito come un altro
 
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halorama
CAT_IMG Posted on 23/8/2006, 15:14




COSA E' LA DMT (dimetiltriptamina)

CITAZIONE
É stato accertato che alcune sostanze endògene a spiccata azione psicomimetica, quali le encefaline e le endorfine, già sperimentate con successo sui ratti nel 1976, sono molto simili ai derivati dell'indolo, precursore di un importante mediatore chimico cerebrale, la serotonina.
Questo amminoacido assume particolare importanza nel discorso delle "abductions", in quanto recenti studi ne hanno rilevato un abnorme incremento nel sangue degli individui sottoposti a presunti episodi di "rapimento" ad opera di entità aliene.
Tutte queste sostanze, che come s'è detto vengono prodotte autonomamente dal metabolismo umano, sono in grado di suscitare nell'organismo effetti particolari, a carico del sistema nervoso centrale, equiparabili a quelli prodotti da alcuni principi attivi isolati dai ricercatori, a partire dagli anni '50, in alcuni funghi (Psilocybe, Stropharia, Conocybe, Panaeolus) che crescono spontanei nel Messico meridionale.
I principi attivi presenti in questi funghi, chiamati in lingua locale TEONANACATL ( = carne divina ), sono stati chiamati per l'appunto Psilocibina e psilocina ed erano utilizzati dalle popolazioni indigene, insieme ad altre sostanze allucinatorie, nei riti magici e divinatori. Descrizioni degli effetti provocati dall'assunzione di quei tipi di funghi si possono rintracciare nelle cronache degli storiografi che seguirono Cortés e Pizarro nelle loro conquiste in America centrale.
Gli studi combinati da parte di etnografi, botanici e farmacologi hanno appurato che l'introduzione per os di 10-15 mg. di psilocibina è sufficiente a provocare in un individuo adulto distorsioni della percezione spaziotemporale e disturbi neurovegetativi (quali nausea, cefalea, midriasi, bradicardia, ipotensione).
Gli effetti durano circa 2-4 ore.
Più recentemente alcuni neurofisiologi hanno dimostrato che una sostanza molto simile alle precedenti, sia chimicamente che farmacologicamente, denominata DMT (dimetiltriptamina), viene prodotta spontaneamente dal cervello umano. Anche se lo scopo per cui viene sintetizzata rimane per il momento oscuro, si è potuto accertare che la DMT è una delle sostanze più "fugaci" che siano mai state osservate nel corpo umano.
Rimane in circolo, infatti, per soli 5 minuti: se ne può rilevare la presenza nel fluido cerebrospinale, ma dopo questo breve lasso di tempo quantità anche considerevoli di essa vengono rapidamente riportate nell'organismo ai livelli di base. Raggiunge la massima concentrazione fra le 3 e le 4 del mattino, periodo che corrisponde di solito alla fase REM (Rapid Eye Movements) del sonno.
Nel maggio del 1997 l'etnobotanico Terence McKenna ha formulato una propria teoria circa la DMT e i suoi effetti sul comportamento umano.
Egli sostiene che lo studio di questa sostanza, contenuta anche in alcune essenze vegetali che crescono nelle foreste amazzoniche (Psycotrio viridis, Desmenthacellanoianthus) e già note da tempo ad alcune tribù indigene della Colombia e dell'Ecuador, potrebbe dare un contributo non indifferente alle indagini sulle problematiche legate ai cosiddetti "rapimenti alieni", senza pretendere tuttavia che in questo risieda la spiegazione del fenomeno UFO.
Il Dr.McKenna afferma in buona sostanza che, una volta assunta la DMT, dopo circa 15 secondi si avverte la netta sensazione di "essere andati" d'improvviso in un luogo particolare, completamente diverso da quello in cui si era prima di entrare nello stato alterato di coscienza. Molte tra le persone che si sono volontariamente sottoposte alla sperimentazione della DMT hanno riferito di essersi ritrovate all'interno dei "dischi volanti" e di aver trascorso "tre minuti circa del nostro tempo" in mezzo a stranissime "macchine elfiche", manovrate da "piccole creature" dalla pelle grigia, dagli occhi grandi e dal cranio enorme, per poi essere ridepositate nel proprio appartamento quasi senza recare i segni dell'avventura. Immagini identiche, se ci facciamo caso, a quelle che da sempre riferiscono le popolazioni dedite, per tradizione culturale o necessità ambientali, al consumo di sostanze psicòtrope: dagli aborigeni australiani agli aztechi, dagli indios amazzonici ai maya, ecc.
In altre parole, attraverso gli effetti della DMT l'Uomo ogni notte, durante gli stati profondi del sonno, accede probabilmente ad altre dimensioni, che appartengono ad una realtà effettiva ma diversa da quella in cui si trova allo stato di veglia e di cui conserva, faticosamente, un vago ed ancestrale ricordo.



Edited by Walkabout - 23/8/2006, 16:49
 
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Sandoz
CAT_IMG Posted on 23/8/2006, 18:40




CITAZIONE
DMT
sostanza non molto conosciuta. Sembra si tratti di dimetiltriptamina, una sostanza psichedelica di sintesi analoga dell'alcaloide triptamina. Viene inserito tra gli psicotropi di tipo semisintetico perché l'omonima "droga di strada", attualmente presente sul mercato, risulta preparata in laboratorio attraverso la sintesi di alcuni composti estrattivi di origine vegetale.

CITAZIONE
DET
sostanza di derivazione sintetica analoga per quanto riguarda gli effetti al DMT. Gli studi finora condotti sul dosaggio e sulle modalità di assunzione hanno evidenziato che la molecola è già in grado di procurare i consueti effetti psichedelici con l'assunzione di 40 mg. per via orale. L'Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero della Sanità ha inserito il DET nella Tabella I^ annessa al T.U 309/90 con il D.M. 23 agosto 1977 - G.U. n. 242 del 6 settembre 1977.

 
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Sandoz
CAT_IMG Posted on 25/8/2006, 07:35




sempre a proposito di ghiandole e tre occhi

CITAZIONE
The third eye in Indo-Tibetan iconography represents that one has attained enlightenment via Tantra (Vajrayana), as opposed to the two lower vehicles of Hinayana and Mahayana. Most wrathful and semi-wrathful yidams are depicted with three eyes. It is associated with the enlightened state of omniscience, as eyes in general relate to the wisdom (traditionally feminine) aspects of the path, as opposed to the method aspects of the path (traditionally masculine). Avalokiteshvara and White Tara have eyes embedded in their hands, representing the union of wisdom and method, feminine and masculine -- "the jewel in the lotus".

I was going to attend a presentation of the results of a study conducted at Emory University with the cooperation of HH the Dalai Lama on the physiological effects of various meditation practices that's taking place this weekend, but we unexpectedly have to babysit the grandson, and my partner's hurt her back, so my participation is required. Bummer. I might have been able to ask about all this.

As a not-particularly-related side-note that I find interesting, the whole study began several years ago, because of a certain monk in our sangha named Lama Dorje. He's a westerner in his mid-fifties or so, who had been a big hot-shot lawyer in Washington D.C. before becoming a monk, and was one of the very first people in this country to have contracted AIDS, way back before they even had a name for the disease. He had become a monk in order to dedicate the last few months of his life to practicing meditation, as he was terminally ill with cancer. He began practicing Medicine Buddha sadhana along with some Anuttarayoga tantric sadhanas, and studying and using traditional Tibetan medicine (similar to ayurvedic medicine). He recovered completely from the cancer, miraculously, and has been well ever since. So, he's had the disease for, what, twenty-five years now? Anyway, he had been based in Washington, and moved to Atlanta because the Center for Disease Control wanted to study him, to figure out what exactly he's been doing right all this time, and then Emory and HH the DL got in on the research on meditation and health in general. I saw Lama Dorje for the first time in a while in February, at the Losar (Tibetan New Year) celebrations, and he's actually gotten plump! He seems to be doing very well. Amazing.

 
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Walkabout
CAT_IMG Posted on 26/8/2006, 00:58




CITAZIONE (Sandoz @ 23/8/2006, 15:01)
Comunque posso proporre il compitino di filologia di fine estate?
Cerchiamo di riprenderci tutte le lyrics dei 3 album e di Tremulant e vediamo quali sono le occorrenze del termine e se eventualmente seguono un filo comune?

il tutto scritto in italiano for dummies verrebbe?
 
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Sandoz
CAT_IMG Posted on 26/8/2006, 01:05




dovete d'annà a guardà se nell'antre canzoni de sti du' nani ce sta quarche riferimento a epifisi ghiandole e dmt
a na' capito mo'?


(spero che gli amici a casa capiscano..purtroppo so parlare solo in alto atesino :D )

Edited by Sandoz - 26/8/2006, 14:49
 
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halorama
CAT_IMG Posted on 26/8/2006, 01:26




'tacci sua e chi n'jo disce c'a man'arzata.
 
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Walkabout
CAT_IMG Posted on 28/8/2006, 20:13




scusa ma non ho capito... perchè dovrebbero esserci riferimenti all'epifisi negli album precedenti?
 
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Sandoz
CAT_IMG Posted on 29/8/2006, 10:48




no non propriamente all'epifisi. mi riferivo piu' in generale a forme di percezione ed esperienze correlate..
(vedi quei riferimenti in altri luoghi dell'album postati qualche mes piu' in su dal nonno)
 
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Meko Winston
CAT_IMG Posted on 31/10/2006, 17:22




appropositodipienale

Attached Image: 3rdeye.jpg

3rdeye.jpg

 
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20 replies since 23/8/2006, 09:56   4314 views
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